Ciascuno guardava il volto dell'altro e il movimento delle labbra, e
all'improvviso passò tra loro quel lampo di desiderio che fa di un uomo e
una donna fino a quel momento indifferenti due esseri che non potranno
mai più avvicinarsi l'uno all'altro senza amore, o senza il ricordo di
quell'amore: muta interrogazione, tacito consenso, complicità che li
lega senza che una parola sia stata pronunciata, nè un bacio dato.
Tacque e la strinse a sé. Ma subito ripresero a parlare; si scambiavano
confidenze a voce bassa, ansimanti, impazienti di completare l'uno per
l'altro i rispettivi ritratti.
Non esiste il ricordo in sé, ma il suo sapore, la sua vicinanza, il
brivido del già visto, quel riflettersi del passato nel presente, come
il riflesso dell'immagine sulla superficie di uno specchio...
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